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domenica 2 dicembre 2012

Recensione: Ubuntu 12.10 Gnome Remix

Dopo molti rallentamenti e blocchi dovuti ad alcune incompatibilità con i driver della mia scheda video, ho deciso di formattare il PC.
Il quesito era: reinstallare Ubuntu o provare qualcosa di diverso?
Ho optato per quest'ultima opzione e la mia attenzione è ricaduta su Ubuntu Gnome remix, una distribuzione ufficiale basata su Ubuntu che offre un'esperienza GNOME pura, mantenendo quindi gnome-shell come interfaccia grafica predefinita.
Ecco tutti i passi che ho seguito per l'installazione, e come questa varia da una semplice derivata di Ubuntu:

1. Installazione
Dopo aver scaricato e messo l'iso su una chiavetta, ho avviato il pc.
La prima finestra che è apparsa è abbastanza simile a quella dell'installazione di Ubuntu, tranne il nuovo sfondo (quello predefinito in gnome 3.6) e il tema (colore blu predominante, diverse barre di scorrimento).


Tutte le altre fasi dell'installer, sono identiche, tranne per le icone: ovviamente, sono predefinite quelle di GNOME. Si iniziano già a notare anche le icone di gnome nella barra superiore.




Terminata la raccolta dati, è il momento delle slide di presentazione che, per mia sorpresa, non presentano minimamente testo, esclusa l'ultima slide che, come al solito, informa dei posti dove chiedere aiuto. Ci sono solo alcune immagini che rappresentano le principali operazioni che si possono eseguire con Gnome-shell. Eccone delle immagini:








Terminata l'installazione, mi chiede di riavviare il PC.

Fin qui, tutto regolare. Appena riavvio il computer, la schermata di caricamento non è più violacea ma blu. Non presenta comunque alcuna scritta.
Come gestore login trovo GDM, al contrario di Ubuntu che ha LightDM. Alla fine, Gnome così puro non è, dato che ha un bel Ubuntu stampato sopra la schermata di login:


Avvio la prima sessione. Alcune applicazioni sono già incluse nella barra laterale. Il desktop è vuoto.



Le applicazioni già preinstallate sono le seguenti:

  • Gnome-shell 3.6;
  • Web come browser;
  • Evolution per le e-mail;
  • Abiword e Gnumeric come editor di testi e di calcolo;
  • "Software", che sostituisce il software center;
  • Gnome Tweak Tools;
  • Cheese;
  • Gwibber;
  • Rhythmbox;
  • Shotwell;
  • Simple Scan;
  • Trasmission;
  • Tutta la serie dei giochi GNOME;
  • Gnome Classic (simile al vecchio gnome2).
Le applicazioni non preinstallate sono:
  • Alcune versioni delle applicazioni GNOME più recenti, come Nautilus 3.6, rimasto alla versione 3.4;
  • Boxes;
  • Documenti;
  • LibreOffice;
  • Ubuntu One;
  • Ubuntu Software Center.
Avanzando alcune considerazioni sulle applicazioni installate, noto che il parco software ha molte pecche. Prima di tutto, si sente la mancanza di una suite d'ufficio come LibreOffice. La prima cosa che ho fatto, è infatti stata installarla.
sudo apt-get install libreoffice libreoffice-l10n-it

Poi, il browser. Web è abbastanza carino, ma non ha supporto per flash, quindi è impossibile vedere video o altro. Anche questo l'ho sostituito con Chrome.


Si sente anche la mancanza del Software Center, anche se "Software" mi ha stupito parecchio.
Facendo click sul titolo, infatti, è possibile accedere ad una serie di contenuti, compreso il Gestore Aggiornamenti:


Quest'ultimo è diverso dalla versione per ubuntu. Sa indicare in anticipo se il computer verrà riavviato al termine degli aggiornamenti e chiede una conferma prima di installare questi, mostrando i pacchetti da installare e rimuovere:



Ancora, il gestore aggiornamenti mostra in tempo reale i pacchetti che si stanno scaricando, quelli che si stanno installando, quelli che si stanno rimuovendo o quelli che richiedono il riavvio, come potete vedere nell'immagine in alto.

Alla fine, dopo alcuni ritocchi, sono abbastanza soddisfatto di questa nuova derivata, anche perché potrebbe aver risolto il mio problema con i driver, dato che noto più reattività e, per ora, nessun blocco.
E voi, cosa ne pensate?

sabato 1 dicembre 2012

Esperimenti casalinghi: utilizzare un router come switch

Al giorno d'oggi, la maggioranza dei router disponibili sul mercato è fornita di antenna Wireless.
Al contrario di alcuni anni fa, quando venne attivata a casa mia la prima connessione ad internet ADSL (dopo il vecchio modem telefonico). Per l'occasione, l'operatore telefonico ci fornì un router, uno Zyxel Prestige serie 600, ovviamente senza Wireless e con soltanto 4 uscite LAN, ora dimenticato e rimpiazzato da un D-Link, equipaggiato ovviamente di un'antenna Wireless.

L'altro giorno, in cantina, ho scoperto l'esistenza del vecchio modem, e ho pensato a come utilizzare quest'ultimo, in qualche modo...




La mia prima idea, è stata quella di collegarlo in un altro punto della casa, per connettere in rete i due computer fissi che non dispongono di ricevitore wireless. Solo più tardi ho scoperto, però, che è impossibile utilizzare due router sulla stessa rete, e che accendendone uno, l'altro perdeva la connessione. Come fare allora?

Aumentare gli ingressi LAN utilizzando un secondo router.

Certo, esistono in commercio molti Switch, degli apparecchi che permettono di aggiungere porte LAN al proprio router. Se però non volete acquistare nulla e, come me, avete un router vecchio in disuso, è possibile utilizzare quest'ultimo, con alcune opportune configurazioni:

Occorrente:





Retro:


Procedimento:
Colleghiamo il cavo Ethernet alla presa solamente sul router principale (in questo caso, quello con il Wireless, il D-Link). Ovviamente, dopo aver collegato all'alimentazione, collegare con un Cavo LAN i due modem, in qualsiasi porta. Il risultato finale dovrebbe essere questo:


Poi, collegare via LAN il computer al router che fungerà da "ponte" (nel nostro caso il primo, ZyXel) e digitare nella barra degli indirizzi: 192.168.1.1.

A questo punto, inserire nome utente e password. Quelli predefiniti sono di solito admin/admin, 0000 o 1234. Se non lo ricordate, vi basterà premere il tasto di reset posto sul retro del dispositivo per alcuni secondi. In questo modo verrà ripristinato il codice di default, e vi basterà cercarlo su internet o sul manuale.


L'interfaccia varia da modem a modem. Dovrebbe essere comunque semplice trovare la scheda WAN, dove, al box "modalità", selezionerete "Bridge" (ponte in inglese, dato che il router secondario diverrebbe solo un ponte sul quale le informazioni viaggiano).




Nella scheda LAN, invece, impostare "Relay" alla voce DHCP e impostare come server remoto 192.168.1.1.




Vi chiederete, come mai il server remoto ha lo stesso IP del router stesso? Semplice, sulla rete non ci possono essere indirizzi IP identici. E' per questo che cambieremo, nel box in basso, l'indirizzo IP del router ZyXEL, cambiando l'ultimo numero a proprio piacimento (nell'esempio in basso 50). In questo modo, 192.168.1.1 sarà l'indirizzo del router principale.


Ora, accendete entrambi i router, collegati a vicenda tramite LAN. Se tutto va bene, dovreste visualizzare su 192.168.1.1 il modem principale (D-Link) e su 192.168.1.50 quello "ponte" (ZyXEL Prestige).



Avete finito!
Provate a collegare i pc (o altri dispositivi) nelle porte LAN di entrambi i router. Tutti dovrebbero essere in grado di collegarsi alla rete, e voi avrete recuperato nuove porte LAN, 3 per ogni router.



Ad esempio, a casa mia, la configurazione è la seguente:


Al primo router è attaccato il pc fisso e la stampante di rete. Al secondo router, collegato tramite il cavo Blu, altri dispositivi di rete, compreso l'altro computer fisso, che non dispone di ricevitore WiFi.



giovedì 5 gennaio 2012

Asus Eee Pc 1011PX con Ubuntu preinstallato

L'altro ieri, ho avuto modo di acquistare un Pc Asus Eee 1011PX, dal sito FNAC.
Ho notato, infatti, con stupore, un PC a soli 209€, con 2 GB di Ram, 330GB di HardDisk, batteria a 6 celle e ubuntu già preinstallato.
Come promesso sul sito, dopo circa un giorno (in pieno periodo di feste) il computer è arrivato a casa:









Il box, comprendeva la batteria a 6 celle, l'alimentatore, il libretto d'uso e della garanzia e il PC:


Appena uscito dalla confezione, ho notato le principali differenze grafiche rispetto all'AsusEeePc 1015PX: l'intera superficie del Pc, compreso il touchpad, è solcata da un motivetto in rilievo, che non solo rende il computer più bello da vedere, ma aumenta la stabilità e la comodità di utilizzo del touchpad, che sull'altro modello era completamente liscio.





E' balzato subito agli occhi lo stravagante adesivo "Ubuntu Certified", simbolo del programma di certificazione hardware di Canonical.



Appena avviato, il computer ha subito iniziato un'analisi dei dischi, durata 10 minuti circa. Forse, una buona precauzione, in caso di danni all'hard disk dovuti al trasporto.





Finito il controllo, mi si è presentata una finestra per selezionare la lingua, il fuso orario e la disposizione della tastiera. Ho ancora atteso lo scaricamento dei pacchetti di lingua italiana.
miei p


Finito il processo di configurazione, mi ritrovo davanti, con un po' di sorpresa, ad una "vecchia" versione di ubuntu: 10.10 "Maverick Meerkat".
Non riesco a capire il motivo di tale installazione, dato che non si tratta della LTS o della versione corrente...


In questo momento, ci sto installando sopra l'Ocelotto, completamente soddisfatto dell'acquisto: finalmente un computer serio, con Ubuntu preinstallato, ottenuto senza tanti problemi!